Come si fa un impianto dentale?
Sostituire un dente mancante non è solo una questione estetica, ma di benessere generale. L’impianto dentale è una delle soluzioni più efficaci, sicure e durature per ripristinare funzionalità e sorriso. Ma cosa significa davvero “mettere un impianto”? In questo articolo ti accompagniamo passo dopo passo alla scoperta di come si fa un impianto dentale, come funziona, quanto dura, cosa succede dopo e cosa è importante sapere per affrontare il trattamento in modo consapevole.
Nell’indice che segue trovi le domande a cui risponderemo:
Indice dei contenuti
- Che cos’è un impianto dentale e da cosa è composto
- Come si fa un impianto dentale: le fasi del trattamento
- Quanto tempo ci vuole per fare un impianto dentale?
- È doloroso fare un impianto dentale?
- Quanto dura un impianto dentale?
- Cosa mangiare dopo un impianto dentale
- Cosa fare se un impianto dentale fa male o si muove?
- Conclusione: come si fa un impianto dentale?
Che cos’è un impianto dentale e da cosa è composto
Un impianto dentale è una radice artificiale in titanio o altro materiale biocompatibile che viene inserito nell’osso mascellare o mandibolare per sostenere un dente sostitutivo, come una corona, un ponte o una protesi.
Le parti che lo compongono sono generalmente tre:
- La vite impiantare, che sostituisce la radice del dente e viene inserita chirurgicamente nell’osso.
- Il moncone, un piccolo componente che collega la vite alla parte visibile del dente.
- La corona protesica, ovvero il dente artificiale vero e proprio, realizzato su misura per adattarsi perfettamente agli altri denti.
L’impianto è una soluzione stabile, di lunga durata e altamente funzionale, ideale per chi ha una persona o più denti.
Come si fa un impianto dentale: le fasi del trattamento
Realizzare un impianto dentale è un percorso altamente personalizzato, che deve tenere conto della situazione clinica del paziente, delle sue aspettative estetiche e funzionali e di eventuali condizioni sistemiche. È un trattamento che richiede precisione, competenza e una tecnologia avanzata per garantire risultati stabili nel tempo. Vediamo nel dettaglio ogni fase:
1. Visita e diagnosi iniziale
Tutto inizia da una valutazione clinica completa. In questa fase, il dentista analizza:
- Stato di salute generale (eventuali malattie sistemiche, terapie farmacologiche)
- Igiene orale e presenza di infiammazioni o carie attive
- Condizioni ossee tramite esami radiologici (es. Cone Beam 3D )
- Eventuali controindicazioni o trattamenti pre-implantari necessari
Viene inoltre valutata la possibilità di procedere con un impianto a carico immediato oppure con un approccio tradizionale in più fasi.
2. Pianificazione digitale del trattamento
Grazie alla odontoiatria digitale, il Centro Odontoiatrico Rizzuto progetta ogni caso con software avanzati (come Exocad e DTX), simulando il risultato finale prima dell’intervento. Questo acconsente:
- Massima precisione
- Intervento meno invasivo
- Riduzione dei tempi chirurgici
- Migliore gestione dei tessuti molli e dell’estetica
Viene creata anche una dima chirurgica personalizzata, che guida il posizionamento dell’impianto con margini di errore minimi.
3. Chirurgia implantare
L’intervento si svolge in ambiente sterile, spesso in anestesia locale associata a sedazione cosciente, per offrire il massimo comfort al paziente. Si procede con:
- Incisione gengivale e accesso all’osso
- Preparazione del sito impiantare con frese calibrate
- Inserimento della vite in titanio (o altro materiale biocompatibile)
- Eventuale sutura
Grazie alla chirurgia computer-guidata, l’intervento può essere minimamente invasivo e in molti casi senza tagli né punti.
4. Carico immediato o diverso
Nei pazienti idonei, è possibile applicare una protesi provvisoria entro 24 ore. In alternativa, si attende il tempo necessario per l’osteointegrazione prima di posizionare la protesi definitiva.
5. Controlli post-operatori e applicazione della protesi definitiva
Dopo la guarigione, si procede con la realizzazione e l’applicazione della corona definitiva, in ceramica o altro materiale estetico. I controlli periodici sono essenziali per garantire il successo a lungo termine.
Quanto tempo ci vuole per fare un impianto dentale?
I tempi variano a seconda del tipo di impianto, della tecnica utilizzata e della situazione del paziente.
- Intervento chirurgico: da 30 a 90 minuti per singolo impianto.
- Osteointegrazione: circa 2-4 mesi.
- Carico immediato: in alcuni casi selezionati, si può inserire la protesi nella stessa giornata dell’intervento.
- Riabilitazione completa: nei casi più complessi può durare diversi mesi, ma sempre con soluzioni provvisorie estetiche e funzionali.
La tecnologia utilizzata presso il Centro Odontoiatrico Rizzuto, come la chirurgia computer-guidata e la diagnostica digitale, consente di ottimizzare i tempi e ridurre al minimo il disagio.
È doloroso fare un impianto dentale?
No, l’intervento non è doloroso. Grazie all’utilizzo di anestesia locale e, quando necessario, sedazione cosciente con protossido di azoto, l’intervento è assolutamente gestibile.
Dopo l’operazione, è possibile avvertire un leggero gonfiore o una sensazione di fastidio, ma è ben controllabile con terapie farmacologiche prescritte dal dentista.
Da evitare assolutamente:
- l’uso di antidolorifici non prescritti
- rimedi naturali fai da te
- l’interruzione autonoma delle terapie
Quanto dura un impianto dentale?
La durata di un impianto dentale può arrivare anche a 20-30 anni o più, se mantenuta correttamente. È importante però sottolineare che non è l’impianto in sé a garantirne la durata, ma un insieme di fattori clinici e comportamentali:
Fattori che influenzano la durata:
- Igiene orale impeccabile: placca e tartaro possono causare infiammazioni ai tessuti che sostengono l’impianto (perimplantite).
- Controlli regolari: il dentista valuta la stabilità dell’impianto, lo stato delle gengive e interviene precocemente se qualcosa non va.
- Materiali di qualità: l’utilizzo di componenti certificati e di alto livello tecnico migliora l’affidabilità nel tempo.
- Abitudini del paziente:
- Fumo (aumenta il rischio di fallimento implantare)
- Bruxismo (può causare micromovimenti e fratture)
- Alimentazione scorretta e carenze nutrizionali
Manutenzione dell’impianto:
- Sedute periodiche di igiene professionale (con strumenti adatti all’implantologia)
- Educazione all’uso corretto di spazzolini, scovolini, filo interdentale specifico
- Personalizzazione del piano di richiami (ogni 3-6 mesi a seconda del caso)
In sostanza, un impianto può durare decenni se il paziente viene seguito con attenzione e si impegna nella prevenzione quotidiana.
Cosa mangiare dopo un impianto dentale
Dopo l’intervento, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella guarigione. Ecco le raccomandazioni principali:
- Preferire alimenti morbidi e tiepidi per i primi giorni (es. Yogurt, vellutate, purè).
- Evitare cibi troppo caldi, croccanti o duri.
- Idratarsi regolarmente, ma evitando l’uso di cannucce.
- Non masticare nella zona dell’impianto.
- Gradualmente si può tornare all’alimentazione abituale, su indicazione del dentista.
È importante non improvvisare, ma seguire attentamente le indicazioni personalizzate che lo studio fornisce al termine dell’intervento.
Cosa fare se un impianto dentale fa maschio o si muove?
Un impianto dentale ben integrato non dovrebbe causare dolore né avere mobilità. Se avverte fastidio, dolore o percepisci che qualcosa “non è stabile”, è fondamentale intervenire tempestivamente. Vediamo le possibili cause e i segnali da monitorare.
Dolore: quando preoccuparsi?
Un leggero disagio nei giorni successivi all’intervento è normale. Ma se il dolore:
- Persistere per oltre 7-10 giorni
- Aumenta invece di diminuire
- È associato a un gonfiore importante, alito cattivo o sanguinamento gengivale
Potrebbe indicare un’infezione in atto (perimplantite) o un problema nella guarigione del tessuto osseo.
Impianto che si muove
La mobilità può essere:
- A carico della protesi (la corona o il ponte sopra l’impianto si è allentato): facilmente risolvibile.
- Dell’impianto stesso: più grave, potrebbe indicare un fallimento dell’osteointegrazione o una frattura dell’osso circostante.
Cosa NON fare:
- Non cercare di “raddrizzarlo” da soli
- Non assumere antibiotici senza prescrizione
- Non attendere settimane sperando che migliori
Cosa fare:
- Contattare immediatamente lo studio
- Seguire scrupolosamente le indicazioni ricevute
- Effettuare una radiografia di controllo
Presso il Centro Odontoiatrico Rizzuto, ogni impianto è monitorato a lungo termine, e il paziente viene educato a riconoscere ogni segnale potenzialmente sospetto.
Conclusione: come si fa un impianto dentale?
In questo articolo abbiamo visto come si fa un impianto dentale, passo dopo passo, affrontando i dubbi più comuni: durata, dolore, post-operatorio e segnali da non ignorare. È fondamentale affidarsi a uno studio esperto, che utilizza tecnologie avanzate e segua protocolli sicuri.
Presso il Centro Odontoiatrico Rizzuto, con sedi a Cosenza e San Giovanni in Fiore, ogni paziente viene seguito con attenzione, empatia e professionalità in ogni fase del percorso implantare.